sabato 10 novembre 2012

Parrocchie, ecco il nuovo assetto

Con Atto proprio di S. E. Mons. Vescovo in data 5 novembre 2012 il M. R. Lisoni don Riccardo, attuale parroco di Santa Brigida in Piacenza, mantenendo i precedenti incarichi, è stato nominato amministratore parrocchiale della parrocchia di San Giovanni in Canale in Piacenza, nell’Unità pastorale 3 del Vicariato Piacenza-Gossolengo, resasi vacante in seguito a rinuncia, legittimamente accettata, dell’ultimo titolare il M. R. Ceruti don Cesare.
Piacenza, dalla Curia di Piacenza,

Sullo stesso argomento/1:

Clero sempre più anziano, parroci a mezzo servizio causa acciacchi e malanni, nuove vocazioni ridotte al lumicino. Ecco che la diocesi di Piacenza-Bobbio corre ai ripari. Le parole d'ordine, in ecclesialese, sono "vicariati" e "unità pastorali", con i rispettivi "vicari episcopali territoriali" e "moderatori". Termini da addetti ai lavori che dovranno entrare ben presto nel vocabolario comune di credenti ma anche non credenti. Si sta parlando, in buona sostanza, di accorpamenti di parrocchie.
Quello che averrà anche in San Giovanni in Canale i cui parrocchiani l'altra sera hanno incontrato il vicario generale, monsignor Giuseppe Illica, per conoscere quale sarà il futuro della loro chiesa. Il parroco don Cesare Ceruti, 83 anni, già la scorsa estate ha chiesto al vescovo di andare in pensione, dopo aver retto la parrocchia di via Beverora ininterrottamente per 37 anni. I malanni dovuti all'età non gli permettono di svolgere con la presenza di un tempo il proprio ministero in una chiesa vivace, con laici impegnati e volenterosi, in un contesto storico di grande pregio che necessita, ad esempio nel Coro, di urgenti interventi conservativi. La soluzione è l'accorpamento. Monsignor Illica, che negli ultimi mesi ha celebrato spesso in San Giovanni e quindi conosce da vicino la realtà, ha chiesto alla comunità di prepararsi ad un cambiamento di mentalità, ad un'apertura verso opzioni che non prevedono la presenza stabile di un sacerdote in parrocchia. San Giovanni in Canale dunque rimarrà parrocchia grazie ad una sua storia radicata nel territorio e ad una sua identità precisa, tuttavia, non avrà più un parroco residente.
Due le strade possibili, tutte seguendo la nuova formula "una chiesa tre parrocchie" felicemente sperimentata con San Francesco, San Pietro, Santa Maria in Gariverto. In un primo momento si è ipotizzato l'accorpamento di San Giovanni con Santa Teresa. Tuttavia, la situazione di cambiamento che la parrocchia del Corso sta vivendo, con un parroco in partenza ed uno in arrivo (il prossimo 2 dicembre), l'impegno con il rinnovato monastero di clausura di San Raimondo avrebbero fatto propendere per un accorpamento con Santa Brigida; il parroco, don Riccardo Lisoni, 54 anni (tra l'altro moderatore dell'unità pastorale 2), diventerebbe parroco o amministratore parrocchiale (a seconda della formula che verrà scelta) anche di San Giovanni in Canale. Sembra essere questa, salvo ripensamenti dell'ultima ora, la soluzione prescelta. I tempi? Prima di Natale, probabilmente in concomitanza con l'inizio dell'Avvento.

Anna Valentini
Federico Frighi

31/10/2012 Libertà
Sullo stesso argomento/2:

(fri) Era già nell'aria da giorni e ieri è diventato ufficiale. La parrocchia di San Giovanni in Canale viene accorpata a quella di Santa Brigida con un'unica guida pastorale: don Riccardo Lisoni. Ieri l'ufficio stampa della diocesi di Piacenza-Bobbio ha reso noto che, "con atto proprio" del vescovo Gianni Ambrosio, "in data 5 novembre 2012 il molto reverendo don Riccardo Lisoni, attuale parroco di Santa Brigida, mantenendo i precedenti incarichi, è stato nominato amministratore parrocchiale della parrocchia di San Giovanni in Canale, nell'Unità pastorale 2 del Vicariato Piacenza-Gossolengo, resasi vacante in seguito a rinuncia, legittimamente accettata, dell'ultimo titolare don Cesare Ceruti". Don Lisoni, 54 anni, piacentino, dal 2008 è parroco di Santa Brigida, responsabile del Servizio diocesano multimedia pastorale e moderatore dell'Unità pastorale 2. L'accorpamento delle due parrocchie rappresenta un passo in avanti verso il nuovo assetto territoriale della Chiesa piacentino-bobbiese in una fase storica di drastico calo delle vocazioni sacerdotali. Nel centro storico cittadino, l'accorpamento tra San Giovanni in Canale e Santa Brigida - giuridicamente rimangono due parrocchie diverse - arriva dopo la prima (positiva) esperienza in tal senso, ovvero l'accorpamento delle parrocchie di San Francesco, San Pietro e Santa Maria in Gariverto.
09/11/2012 Libertà