lunedì 3 dicembre 2007

Il centro missionario per il Bangladesh

Piacenza- Tra le proposte per aiutare le popolazioni del Bangladesh vi è anche quella del Centro missionario diocesano che, nella propria sede piacentina di via Vescovado 5, mette a disposizione prodotti artigianali di questo Paese: sono presepi e composizioni varie in stoffa e in filo metallico realizzati dalle allieve seguite dalla suora piacentina Luisa Falsetti da anni impegnata nell’assistenza a un gruppo di giovani donne in difficoltà. La religiosa è impegnata anche in una scuola indirizzata principalmente ai cosiddetti ragazzi di strada.
Tutto è iniziato con poche presenze ed ora il centro formativo assiste oltre duecento bambini. “Da noi – sottolinea la suora ‑ vengono a scuola di alfabetizzazione. Quando hanno imparato a leggere e a scrivere il bengali e l’inglese possono passare ad una scuola regolare perché, essendo generalmente più grandi dell’età scolare, non sarebbero ammessi senza le prime conoscenze della lingua”. Inutile sottolineare l’importanza sociale di questo impegno.
Nel Bangladesh opera anche un altro piacentino, padre Francesco Rapacioli. Con entrambi il Centro missionario diocesano tiene contatti costanti inviando a loro gli aiuti appositamente raccolti. E’ il vantaggio della gestione diretta che evita perdite di tempo e sprechi. Anche la “vendita” (in realtà viene proposta un’offerta) di tali oggetti natalizi rientra in questo impegno: per gli interessati ricordiamo che il Centro missionario è aperto tutte le mattine dei giorni feriali, dalle 9 alle 12. Presso la stessa sede sono ancora disponibili anche piccole sculture in legno dell’artigianato palestinese.