lunedì 29 ottobre 2012

Malati di videogiochi, dal tunnel si esce

Una vecchina ricurva sotto il peso degli anni e della vita che fa tenerezza se la vedi in giro. Sembra un personaggio simbolo delle nuove povertà, invece, più probabilmente, è solo una vittima delle nuove dipendenze. Quelle del gioco e delle macchinette di bar, novelle slot machine. «E' entrata nel mio negozio in punta di piedi - spiega Maurizio Lanzoni - e, scusandosi, per il disturbo ha chiesto se potevo darle dieci euro». Il marito l'aveva appena chiamata al telefonino da Fidenza - il racconto - dove era stato coinvolto in un incidente stradale. I soldi le servivano per prendere il treno e racarsi subito da lui in ospedale. «L'ho aiutata e mi sono anche offerto di portarla in stazione - continua -. Inizialmente non voleva, ma alla fine ha dovuto accettare, seppur stranamente a malincuore, dietro le insistenze dei miei clienti». La città parla e la stessa signora, si è scoperto poi, con la medesima richiesta e la medesima storia si era recata in quei giorni da altri commercianti del centro storico. C'è chi sostiene di averla vista alle macchinette di un bar intenta a giocare i soldi raccolti.

Un passatempo del quale è facile perdere il controllo. A spiegarlo è il dottor Maurizio Avanzi, del Sert di Cortemaggiore, specializzato nelle dipendenze da gioco d'azzardo con competenza su tutta la provincia. «Vista la diffusione capillare dei giochi d'azzado legali le persone iniziano a giocare - osserva - rassicurate dal fatto che sono appunto legali, con lo Stato che ci mette la faccia». «Le persone che vincono - evidenzia - pensano di aver trovato un modo facile per risolvere un problema economico, magari amplificato in un momento di crisi come questo. Le vincite piccole ma intermittenti si insinuano nel cervello e fanno pensare che ti più capitare ancora e ti viene voglia di continuare. Quando poi cominci ad avere debiti, il pensiero è "smetterò, ma prima devo recuperare i soldi persi". Invece ci si indebita sempre di più. L'80 per cento dei nostri pazienti ha il problema della slot machine».
Quando si perde il controllo si diventa giocatori d'azzardo patologici e si inizia a mentire fino a quando un familiare non se ne accorge. «Più tardi si è scoperti più è difficile tornare indietro - dice ancora Avanzi -. Il messaggio che ci tengo a far passare, tuttavia, è che le cure sono possibili anche per chi si è molto indebitato. Noi stiamo cominciando ad avere una grossa mano dagli avvocati della Federconsumatori». Al Sert di Cortemaggiore affluiscono circa 7 nuovi casi al mese: «Cominciamo ad avere una richiesta pari a quella degli alcolisti e quest'anno i nuovi accessi sono aumentati del 50 per cento, con cento casi attualmente in cura».

Federico Frighi

24/10/2012 Libertà