venerdì 10 febbraio 2012

Il cardinale Scola nel duomo di Piacenza

Si è riunito ieri mattina, giovedì 9 febbraio, nella Sala degli Affreschi di Palazzo Vescovile, il Consiglio Presbiterale Diocesano: ha presieduto i lavori il vescovo mons. Gianni Ambrosio; ha coordinato i lavori mons. Aldo Maggi.
In apertura il vicario generale mons. Giuseppe Illica, nel quadro delle comunicazioni sulla vita diocesana, ha ricordato le prossime scadenze tra cui: il 23 febbraio ritiro del clero nella parrocchia cittadina di Santa Franca; sabato 25 febbraio riunione del Consiglio Pastorale Diocesano; 1° marzo riunione del Consiglio Presbiterale Diocesano; in cattedrale lectio divina con il teologo p. Sequeri; dal 2 al 4 marzo esercizi spirituali dei giovani a Bose; 11 marzo giornata diocesana dei Catechisti; 16 marzo veglia di Quaresima dei giovani nei vicariati; sabato 31 marzo consegna delle palme ai giovani; 15 – 22 aprile settimana eucaristica nelle zone con conclusione domenica 22 aprile con una festa dei ragazzi a Piacenza al Campo Daturi; 28 – 30 aprile Tour de vie dei giovani ad Assisi; 3 maggio in cattedrale lectio divina con il cardinale di Milano Angelo Scola.
Alcuni appuntamenti sono stati illustrati dal vicario episcopale per la pastorale mons. Giuseppe Busani che, in particolare, ha poi presentato la scheda predisposta in vista del rinnovo degli organi di partecipazione.
Com’è noto in tutta la diocesi i vari organismi di partecipazione (Consigli pastorali parrocchiali, di unità pastorale e diocesano) stanno vivendo una pausa, durante la quale sono stati esaminati i motivi delle difficoltà che il settore sta attraversando; questo in vista della ripresa dei lavori con il rinnovo dei vari organismi.
Il documento illustrato da mons. Busani ai presbiteri riassume quanto è emerso nel lavoro di verifica a livello centrale e periferico. “Abbiamo dedicato gli ultimi incontri del Consiglio Presbiterale e del Consiglio Pastorale ad una verifica della situazione degli organismi di partecipazione. Dal confronto - si legge nel documento - sono emersi principalmente tre aspetti: i momenti formalmente costituiti hanno il grande valore di educare alla corresponsabilità e di far vivere l’esperienza della Chiesa comunione. Nella realtà si constata una certa disaffezione. Collaborare, ascoltare l’altro, lavorare insieme richiedono fatica e pazienza; non è sufficiente convocare un organismo, è necessario che si presti la dovuta attenzione al modo di operare (stile e metodo); le persone che partecipano hanno bisogno di essere formate e di essere sostenute nelle motivazioni.
“Questi tre aspetti - il valore formativo per la comunità ecclesiale degli organismi di partecipazione, la cura del loro funzionamento, il sostegno formativo dei partecipanti - valgono a prescindere dalle forme concrete e dal numero dei partecipanti che vanno declinati a seconda del contesto.
“Le riflessioni svolte hanno inoltre messo chiaramente in evidenza due esigenze operative: la semplificazione delle modalità elettive e della composizione; il maggior raccordo tra i diversi livelli: parrocchia, unità pastorale, diocesi”.
Vengono poi ricordati i dati tecnici tra cui la composizione e il funzionamento degli organismi; ci si sofferma ad analizzare un organismo che ha mostrato maggiori difficoltà, il Consiglio di Unità pastorale; si ricorda che tutte le parrocchie sono tenute ad avere un Consiglio per gli affari economici e poi si indicano i tempi per il rinnovo.
Quest’ultimo è un settore su cui il Consiglio Presbiterale ha dato proprie indicazioni: con l’inizio del prossimo anno pastorale vi sarà un periodo per la preparazione e la costituzione dei Comitati parrocchiali per le elezioni che poi si terranno all’inizio del 2013 per non interferire con la normale attività pastorale delle parrocchie. Ci si è soffermati anche sui temi: il prossimo anno sarà ancora dedicato alla Fede e vedrà la ricorrenza del cinquantesimo del Concilio Ecumenico Vaticano II; inoltre – hanno indicato alcuni membri del Presbiterale – sarà opportuno valutare i contributi, quali il ruolo dei laici, emersi durante gli anni della Missione popolare.
Un’attenzione particolare è stata rivolta anche ai Consigli di Unità Pastorale che costituiscono l’anello debole nel settore della partecipazione: ciò dipende, hanno osservato alcuni, che l’Unità Pastorale non è ancora entrata nella cultura della comunità diocesana. La scheda, rivista dopo i contributi emersi dalla discussione, verrà resa nota in tempi brevi. L’analisi di questo tema ha dato modo al Consiglio di analizzare l’attuale crisi della partecipazione: vi sono state voci che hanno richiamato le difficoltà che sta vivendo la stessa comunità ecclesiale, ma non sono mancate note di speranza che hanno richiamato l’importanza che sta rivestendo, in un momento di individualismo come il nostro, l’apporto positivo dei giovani. “Cerchiamo di cogliere – è stato detto – la speranza che è nei giovani”.
Lo stesso vescovo mons. Gianni Ambrosio ha sottolineato la necessità di fare leva sui giovani; ha invitato a cogliere l’occasione del cinquantesimo del Concilio per ritrovare la freschezza del Magistero della Chiesa insito nei lavori conciliari; ha pure invitato tutti a stimolare la vita di partecipazione nelle Unità pastorali, organismo giovane che manca di una tradizione.
Il Vescovo in precedenza aveva parlato del suo recente viaggio missionario in Uganda in occasione del quarantesimo di fondazione di Africa Mission. La storia e la situazione attuale di Africa Mission stanno ad indicare – ha commentato il Vescovo - la grande sensibilità missionaria della Chiesa piacentina. Altamente positivo il giudizio espresso sull’attività del movimento.
Mons. Ambrosio è poi intervenuto sul tema delle prossime elezioni amministrative. Era infatti all’ordine del giorno un contributo dell’Ufficio diocesano per la pastorale sociale e del lavoro sui rapporti Chiesa locale e istituzioni e realtà della comunità civile; tale argomento non è stato affrontato per mancanza di tempo; il Consiglio ne parlerà in una prossima riunione.
Sempre in questo contesto il Vescovo ha dato lettura di un suo documento in vista delle prossime elezioni amministrative. Data l’importanza di tale testo, e per non cadere in eccessive semplificazioni che rischierebbero di falsare il contenuto, si pensa di fare cosa opportuna trasmettere in allegato l’intero documento.
Durante la seduta il Consiglio ha preso atto (vi sono stati anche alcuni contributi, ma l’argomento non era all’ordine del giorno) delle indicazioni secondo cui, in via si un prossimo regolamento, le Unità pastorali entro giugno dovranno segnalare i progetti da privilegiare nell’assegnazione dei fondi per l’edilizia di culto (della CEI e della Fondazione). A questo proposito è stata consegnata ai Presbiteri anche una recente nota della CEI.