sabato 28 febbraio 2009

Nozze religiose, 38 richieste di annullamento

Piacenza - Sono 38 le cause di annullamento del matrimonio cattolico trattate dal Tribunale ecclesiastico nella diocesi di Piacenza-Bobbio nel corso del 2008. Il dato è stato reso ufficialmente noto a Modena durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario ecclesiastico alla presenza del cardinale Camillo Ruini, oltre che del vicario giudiziale del Tribunale ecclesiastico regionale emiliano, monsignor Vittorino Tazzioli. Per la diocesi di Piacenza-Bobbio, alla cerimonia hanno preso parte monsignor Renzo Rizzi (dal 1996 giudice del Tribunale ecclesiastico), don Stefano Antonelli (Difensore del Vincolo) e il cancelliere di curia don Mario Poggi. La “sacra rota” emiliana comprende le diocesi di Carpi, Fidenza, Modena-Nonantola, Reggio Emilia, Parma e, appunto, Piacenza-Bobbio. Nell’intero territorio l’attività pendente dal 2007 contava 154 cause. Lo scorso anno ne sono entrate, in tutto, 202: 13 a Carpi, 6 a Fidenza, 67 a Modena-Nonantola, 38 a Piacenza-Bobbio, 35 a Parma, 43 a Reggio Emilia. Al 31 dicembre del 2008 le pendenti erano 170.Ma quali sono i motivi di annullamento del matrimonio religioso riscontrati dalla “sacra rota” regionale? Il più diffuso riguarda i coniugi che più o meno deliberatamente abbiano espresso la volontà dell’esclusione della prole (93 cause andate a buon fine, 34 negative). In altri 77 casi uno o entrambi i coniugi hanno messo in dubbio l’indissolubilità del matrimonio che dunque non sarebbe stato “per sempre” come sostiene la Chiesa (17 i casi negativi). Altre 55 unioni sono state annullate perché, secondo i giudici ecclesiastici, all’atto delle nozze uno o entrambi i coniugi non erano in grado di valutare il valore del sacramento che sia accingevano a contrarre (18 le cause negative). In altri 59 casi il vincolo è stato annullato perché uno o entrambi i coniugi hanno evidenziato incapacità psichica nell’assunzione degli oneri matrimoniali (19 i casi rigettati). Quattro sono stati coloro che invece hanno deliberatamente escluso la fedeltà fin dalle nozze (7 le cause rigettate). Vi sono poi altri motivi di nullità che, nonostante il comune sentire ritenga oggi anacronistici, in realtà esistono eccome. Per fortuna in poche unità. Quattro sono i casi in cui è stata accertata la simulazione totale del consenso da parte di uno o di entrambi gli sposi (6 cause rigettate); in due è stato accertato il timore reverenziale; infine, in un caso i giudici hanno riconosciuto l’errore di uno sposo sull’identità dell’altro e hanno annullato le nozze.
fri

Il testo integrale su Libertà del 28 febbraio 2009