domenica 2 dicembre 2007

Drogati dal telefonino, in parrocchia s'impara a smettere


PIACENZA - (f.fr.) «Educare alla fede i ragazzi, per un parroco, significa anche preservarli dalla droga». Monsignor Giancarlo Conte (nella foto) spiega com’è nata l’idea di una serie di incontri per genitori, insegnanti, educatori, allenatori, ragazzi e giovani all’ombra della parrocchia di San Giuseppe Operaio. «Uso il termine droga per indicare non solo le sostanze stupefacenti - evidenzia don Giancarlo - ma anche l’abuso dell’alcol (birra compresa), del fumo, fino all’uso scorretto del telefonino, di internet, dei video giochi, del motorino». Gli incontri, in collaborazione con l’associazione La Ricerca, saranno due, tutti nella cripta di San Giuseppe (in via Martiri della Resistenza). Mercoledì 5 dicembre alle 21 a psicologa Alessandra Zioni; poi Antonio Mosti, direttore del progetto dipendenze patologiche. Mercoledì 12 dicembre, sempre alle 21, sempre la psicologa Alessandra Zioni; poi le esperte Silvia Razzini e Aurelia Barbieri. Il progetto formativo proseguirà in marzo con altre due serate (“Con Gesù si vince”) dedicate alla fede come forza per evitare i rischi della dipendenza dalle droghe.

Il testo integrale dell'articolo su Libertà di oggi, 2 dicembre 2007