venerdì 7 novembre 2008

Nomine, a sorpresa slitta don Dosi

Piacenza- Con la nomina di don Giuseppe Basini a parroco di Sant’Antonino si rende ufficialmente vacante la segreteria vescovile. Il decreto dell’ordinario diocesano - inviato alla stampa ieri e pubblicato oggi su il Nuovo Giornale - rende noto che, in data 30 ottobre 2008, «il molto reverendo Basini don Giuseppe è stato nominato parroco della parrocchia di Sant’Antonino Martire in Piacenza, resasi vacante in seguito alla rinuncia dell’ultimo titolare, il molto reverendo Zancani monsignor Gabriele, legittimamente accettata in data propria». «Il molto reverendo Basini don Giuseppe - continua il comunicato -, già amministratore parrocchiale della medesima parrocchia sede plena, lascia i precedenti incarichi e a norma degli statuti del Capitolo della Basilica di Sant’Antonino ne diventa prevosto». Nel comunicato, a sorpresa, non si dice nulla della nomina di don Celso Dosi a sostituto di don Basini. Una nomina attesa ieri anche negli ambienti curiali. Nulla di fatto. A quanto si è appreso, il motivo del ritardo sarebbe da ricondurre agli impegni che don Dosi mantiene a tutt’oggi all’Università Cattolica e al Collegio Sant’Isidoro. Il nuovo segretario dovrebbe essere tale solo a tempo pieno, o quasi. Ragion per cui, il vescovo ha deciso di attendere. In buona sostanza, oggi come oggi, non esiste più alcun segretario vescovile. Il “filtro” del vescovo è il diacono Pierluigi Marchionni. Quest’ultimo si divide anche con il ruolo di cerimoniere vescovile, assieme a don Fabio Galli e al laico Tiziano Fermi, presidente di Domus Justinae. Un incarico - anche quello da cerimoniere - da riassegnare, visto il forfait (anche qui non ufficiale) di monsignor Renzo Rizzi, impegnato a tempo pieno come giudice del Tribunale ecclesiastico regionale. La nomina di ieri è stata accompagnata da quella di don Emanuele Massimo Musso ad amministratore parrocchiale di San Paolo in Pieve di Campi e San Giacomo in Campi (comune di Albareto, provincia di Parma). Inoltre gli è stato conferito l’incarico di collaboratore nel servizio pastorale nell’ambito dell’Unità pastorale 1 del Vicariato Val Ceno - Val Taro.
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Il testo su Libertà del 7 novembre 2008

Don Basini: la segreteria del vescovo punto d'ascolto per la città

Piacenza - Dodici anni con Monari, otto mesi con Ambrosio. Per don Giuseppe Basini si chiude ufficialmente, con la pubblicazione della nomina su il Nuovo Giornale (l’organo ufficiale della diocesi di Piacenza-Bobbio), l’esperienza di segretario vescovile. Da oggi l’ex braccio destro di due vescovi regge la parrocchia di Sant’Antonino come parroco. Farà il suo ingresso ufficiale nella basilica domenica 16 novembre alle ore 10 e 30. «Lascio un’esperienza bella per tanti motivi - ricorda don Basini -: è stata l’occasione per apprezzare una persona (il vescovo Luciano) che ha realizzato, a mio parere in modo pieno, il suo ministero episcopale, sia nella capacità di dialogo con Piacenza, sia nella relazione con i sacerdoti e con un occhio di speciale attenzione per chi vive una situazione di difficoltà». Giovane (nato a Parma il 5 maggio di 43 anni fa), dal volto buono, con il suo metro e novanta e passa di altezza ha il classico physique du rôle da segretario particolare di vescovi e cardinali. La segreteria di Monari, negli anni, è diventata una sorta di segreteria aperta, un punto di incontro tra la diocesi e la società. Il segretario, dunque, non un portaborse ma l’operatore principale di questo sportello a diretto contatto con i cittadini. «Abbiamo cercato di accogliere tutti senza nessun filtro - racconta -. Le richieste sono sempre tantissime: per appuntamenti di carattere culturale, sociale, di evangelizzazione, o anche solo per esprimere gratitudine al vescovo, stringendogli semplicemente la mano; una gratitudine di persone anche molto semplici, colpite da una relazione, da un’omelia. Sono queste le esperienze più belle e sorprendenti che porto nel cuore».
Nello studio di monsignor Monari sono passati in tanti: dal clochard al giornalista Enzo Biagi, dal cardinale Camillo Ruini all’attrice Claudia Koll, da Ernesto Olivero a don Luigi Ciotti. In media don Basini doveva fare da “semaforo” ad una cinquantina di persone alla settimana; all’inizio il lunedì, poi quando c’era tempo.
«Fare il segretario di un vescovo è un’esperienza che ti porta a conoscere la realtà della chiesa diocesana e delle istituzioni provinciali» prosegue Basini. Con l’arrivo di monsignor Ambrosio, poco o nulla sembra essere cambiato: «Il vescovo Gianni ha avuto da subito un profondo rispetto dello stile maturato in questi dodici anni». Qualcuno azzarda dei confronti: c’è chi dice che le udienze di Ambrosio sono più lunghe perché all’attuale presule piace molto chiacchierare. Sorride don Basini e, da buon segretario, se la cava con vaticana diplomazia: «Diciamo che, nel desiderio di conoscere la nostra realtà, dà maggiore spazio ai suoi interlocutori. Il compito del segretario è anche un po’, antipatico dovendo dare un ritmo alla scansione delle udienze».
Federico Frighi

Il testo integrale su Libertà di oggi 7 novembre 2008

Udienze, sacerdoti dal vescovo un giorno alla settimana

Diocesi di Piacenza-Bobbio Ufficio stampa

La seduta del Consiglio Presbiterale Diocesano


Le relazioni tra i sacerdoti, tra sacerdoti e vescovo, tra sacerdoti e laici sono state al centro della riunione del Consiglio presbiterale che si è tenuta questa mattina, giovedì 6 novembre, nella Sala degli Affreschi di Palazzo Vescovile sotto la presidenza di mons. Gianni Ambrosio e il coordinamento di don Federico Tagliaferri. Il Consiglio ha così accolto le indicazioni contenute nella relazione che, nell'ultima seduta, aveva tenuto ai presbiteri il teologo don Roberto Vignolo che a sua volta era partito dall'analisi delle relazioni di Gesù con i suoi discepoli. E' stato un dibattito che ha affrontato, con molto pragmatismo, sia le luci sia le ombre del rapporto che vi è oggi tra i membri del presbiterio diocesano: le varie indicazioni saranno ora raccolte in un documento di lavoro per agevolare il "passaggio" delle varie indicazioni da un organismo, tutto sommato riservato (il Consiglio presbiterale o "Senato del Vescovo", è appunto un organismo che collabora con il Vescovo nel governo della diocesi), a tutti i membri del clero piacentino. In chiusura alcune osservazioni del vescovo mons. Ambrosio: quello di questa mattina (sintetizziamo) è stato un confronto che ci fa crescere, tuttavia occorre tenere presenti l'importanza e la centralità della relazione con Gesù; ogni relazione deve svolgersi all'interno della fede e la presa di coscienza che quello che Gesù ha fatto con noi continua ("Il Signore è il fine della storia"); all'interno della comunità ecclesiale le relazioni siano finalizzate a consolidare il concetto di Chiesa; concretezza e attenzione alla persona in ogni relazione (una buona spiritualità porta inevitabilmente anche all'apertura e alla disponibilità verso l'altro).
Nel corso dell'incontro era stata avanzata la proposta che il Vescovo ogni settimana metta a disposizione alcune ore per incontrare i sacerdoti senza la richiesta di alcuna prenotazione. "Un momento in cui un sacerdote possa andare dal Vescovo, magari per digli solo come sta". Mons. Ambrosio ha precisato che già da tempo stava pensando ad una tale possibilità ("Mi hanno detto, alcuni non verranno, allora andrò io a trovarli"); dal prossimo anno verrà stabilito un giorno di "udienza libera" riservata al clero.
Quella di questa mattina è stata anche una seduta ricca di comunicazioni. Il vicario generale mons. Lino Ferrari ha precisato quanto segue: il 7 dicembre in cattedrale verranno ordinati alcuni diaconi, ora seminaristi del Collegio Alberoni; il 22 novembre alla Bellotta si riunirà il Consiglio Pastorale Diocesano; sempre il 22 novembre a Fiorenzuola, alle ore 16, verranno ordinati due diaconi permanenti; il 27 novembre si terrà l'incontro di formazione per il clero sull'affettività, interverrà don Enrico Parolari della diocesi di Milano; il 29 novembre faranno il loro ingresso nella sede di Veano le Suore Adoratrici ed è previsto un rito in cattedrale alle ore 16; il 23 novembre nella messa vespertina in cattedrale verranno ricordati i Vescovi piacentini defunti; il 16 dicembre ricorre il 25° anniversario della morte del vescovo Enrico Manfredini. Mons. Ferrari ha poi invitato i sacerdoti a far pervenire al Nuovo Giornale - entro dieci giorni - le eventuali modifiche da apportare alla nuova edizione dell'Annuario diocesano.
Dall'Economo, don Giorgio Bosini vi è stata la richiesta di indicazioni su alcuni temi relativi all'amministrazione della diocesi. Per il protrarsi della seduta l'argomento è stato rinviato alla prossima seduta; ricordiamo in breve i temi proposti: che cosa fare con il patrimonio delle parrocchie, non utilizzato per il culto e per l'attività pastorale, e ormai fatiscente? E' il caso di costituire un'agenzia che lo gestisca e lo valorizzi? decentrare nei sette vicariati, con il ricorso a tecnici, parte dell'attività amministrativa; trovare in ogni vicariato una persona che promuova, anche sul piano pastorale, il sostentamento del clero attraverso il Sovvenire (8 per mille); recupero crediti: molti prestiti alle parrocchie non sono rientrati e questo toglie risorse ad altri; gestione di Palazzo Vescovile: "dare forma giuridica" al Provveditore, di recente nominato; criteri per rendiconto amministrativo e bilancio di una parrocchia; rispetto delle autorizzazioni canoniche. Il Consiglio Presbiterale tornerà a riunirsi il 4 dicembre prossimo (la seduta di febbraio è stata spostata al 12 dello stesso mese).