martedì 20 settembre 2011

Vicini e lontani/ Monari in treno con i pendolari

E' doveroso che i governanti siano informati su che cosa e chi governano, sulle ricchezze, le povertà, le speranze del proprio popolo. Il vescovo Luciano Monari, che oggi si trova alla guida della chiesa bresciana, è salito sul treno ed è andato ad intervistare i pendolari.

(fri) Il vescovo Luciano Monari, a Piacenza per dodici anni e mezzo, oggi a Brescia, per preparare il prossimo sinodo diocesano ha deciso di scendere sui binari, o meglio, in carrozza. Da Brescia a Milano "pendolano" ogni giorno per lavoro più di 23mila bresciani che prendono il treno verso il capoluogo lombardo. Un'intera comunità che vive gran parte della propria settimana sui mezzi di trasporto pubblico, il treno in particolare. Così monsignor Luciano Monari - cittadino onorario di Piacenza - ieri mattina ha deciso di prendere il regionale delle 7 e 27 e di fare il viaggio con i suoi pendolari intervistandoli per comprendere meglio problemi, disagi e speranze di vita. La notizia del vescovo in treno è stata ripresa da diversi organi di stampa nazionali.


16/09/2011 Libertà

Anno sabbatico per l'Angil

Si interrompe per un anno il premio dell'Angil dal Dom. Gli organizzatori - la Fondazione di Piacenza e Vigevano - non hanno trovato la figura giusta e ci vogliono pensare ancora un po'. Si riprenderà nel 2012, hanno assicurato. Da una parte una scelta che può lasciare perplessi, dall'altra una scelta che conferma come l'Angil sia un riconoscimento rigoroso che non viene assegnato al primo che capita. Una strada da seguire per altre manifestazioni.

L'Angil dal Dom si ferma per un anno. Il prestigioso premio della Fondazione di Piacenza e Vigevano, legato alla cattedrale della diocesi di Piacenza-Bobbio, quest'anno non si terrà. Il motivo? Manca il candidato giusto, quello che risponde appieno ai requisiti del riconoscimento.
«Abbiamo avuto diverse segnalazioni - conferma Giacomo Marazzi, presidente della Fondazione - ma non eravamo convinti. Quest'anno toccava ad un laico ricevere la statuetta, ma, nonostante la dignità dei candidati segnalatici, non c'era quel qualcosa che potesse soddisfare i nostri criteri. Così abbiamo preferito aspettare. Ci prendiamo un anno sabbatico per trovare la persona veramente giusta». Marazzi ci tiene a precisare che si tratta solo di una pausa di riflessione e che la manifestazione non viene messa in discussione, neppure nella sua periodicità, che rimarrà annuale. Le candidature vengono raccolte dalla stessa Fondazione, sentito il mondo dell'associazionismo piacentino. Il premio viene assegnato ogni anno ai piacentini che hanno tenuto alto il nome di Piacenza nel mondo: persone che risiedono all'estero in modo stabile, che con il loro operato hanno contribuito a migliorare la qualità della vita di una comunità, lasciando una loro personale impronta nel sociale, nella cultura, nella scienza. Un'impronta che con Piacenza deve avere una effettiva "corrispondenza d'amorosi sensi". La decisione ultima è del Consiglio della Fondazione, ma se per la figura del religioso - che si alterna con chi non appartiene al mondo ecclesiale - si sente anche il parere della diocesi, per il laico, generalmente, ci si affida alla "civitas". «Ci erano arrivate segnalazioni di persone che sono rientrate dall'estero o che vivono un rapporto di pendolarismo - prosegue Marazzi -, segnalazioni di imprenditori, figure nobilissime ma non del tutto rispondenti ai requisiti. Da qui la decisione di aspettare». Una decisione sofferta, accolta con dispiacere dalle parti della Curia di Piacenza-Bobbio. Monsignor Anselmo Galvani, parroco della cattedrale, ha già espresso il proprio pensiero in un incontro privato con il presidente Marazzi. «A noi dispiace - confessa il sacerdote - eravamo abituati all'Angil dal Dom ogni anno ma, visto che il premio è della Fondazione, la Fondazione se lo gestisce come crede». La cerimonia di consegna della statuetta si teneva ogni anno nella domenica in cui si festeggiava Santa Giustina, patrona della cattedrale e co-patrona della città e della diocesi. «Noi comunque Santa Giustina la onoreremo lo stesso con una serie di iniziative domenica 25 settembre» annuncia monsignor Galvani. L'Angil, visti i tempi, si dovrà accontentare dell'impianto di illuminazione nuovo e del tricolore che ancora sventola lassù per il 150° dell'unità nazionale.
Federico Frighi


17/09/2011 Libertà