lunedì 28 marzo 2011

Il ballo dei bambini, kermesse del sacro

Può il sacro popolare far riflettere sul più profondo sacro celeste? Il ballo dei bambini e tutto ciò che lo circonda, nella basilica di Santa Maria di Campagna, sono lì a rispondere di sì. Provare per credere ...

Una tradizione tra popolare e sacro che rende più a misura d'uomo il grande mistero celeste. Una devozione che, se la si accetta, obbliga a fermarsi un attimo e a farsi delle domande sui grandi perchè della vita. E' tutto questo, ma anche altro, la festa dell'Annunciazione che ieri è stata celebrata in Santa Maria di Campagna con il tradizionale Ballo dei bambini. Più di mille, quasi 1.200 a contare i palloncini con l'effige della Madonna (andati esauriti) donati ai piccoli ballerini, i bambini presi tra le braccia dai frati e innalzati alla Madonna per richiedere la sua santissima protezione. Tutt'intorno i fiori verdi, bianchi e rossi, omaggio dei fioristi di Confcommercio alla Vergine Maria.
Il guardiano e rettore di convento e basilica, padre Secondo Ballati, è estremamente soddisfatto di come vanno le cose. «Quest'anno, secondo me, abbiamo fatto ancora meglio del 2010 - dice osservando bimbi e genitori in fila indiana nella navata centrale -. In questi giorni, dopo la pagina uscita su Libertà, abbiamo ricevuto tante telefonate di persone che ci chiedevano a che ora potevano portare i loro piccoli». A sollevarli, novità di quest'anno, ci sono ragazzi e ragazze vestiti con tuniche bianche. Sono quelli della Gioventù Francescana, il movimento nato in seno al santuario lo scorso 4 ottobre, giorno di San Francesco. Francesco Sabbadini (30 anni), medico, e Giovanna Fieramosca (30 anni), insegnante di religione, raccontano come il gruppo, che oggi conta una decina di giovani, sia nato per caso su impulso di alcuni allievi della scuola di polizia che, trovandosi a Piacenza, avevano come punto di riferimento Santa Maria di Campagna. Si sono uniti anche studenti della Cattolica ed è nato il gruppo che si trova oggi tutti i mercoledì sera alle 21 nella sala del Duca del convento francescano. Ogni domenica alle 18 e 30 prestano servizio in basilica e ieri si sono prestati per dare una mano ai diaconi e ai frati. Solo due i rinforzi con il saio: fra' Nazzareno Burgazzi, originario di Cortemaggiore ma "di stanza" a Parma, e padre Gilberto Aquini, già guardiano di Santa Maria di Campagna.
Un ministrante snocciola il rosario e la folla di fedeli aumenta sempre più. Arriva una neo mamma con il piccolo di 16 mesi, anche una futura mamma con il pancione; dovrebbe partorire proprio il giorno successivo (oggi, per chi legge). La basilica è una vera e propria kermesse del sacro, dal piazzale fino all'altare. Nel presbiterio il Ballo dei bambini, poco più in là la distribuzione dei palloncini con la Madonna, sulle panche i fedeli che attendono il rosario, nelle cappelle laterali i banchetti delle benedizioni. Nel primo, sulla sinistra, c'è padre Vincenzo che ti accosta il reliquiario al capo, recita la formula della benedizione e ti dà una sonora stretta di mano con un sorriso che trasmette bontà. Dopo il portale, sulla destra, c'è il book-shop della basilica, con la preghiera per le mamme, il crocifisso di San Francesco e le famose candele create da padre Cesare e decorate con l'effigie di Santa Maria di Campagna. Oltre naturalmente ai dvd e al film-documentario su Padre Gherardo. Sul sagrato i quattro quintali di busslanein, le ciambelline che le volontarie offrono ai fedeli, infine un paio di giostre per i bambini che non si accontentano di ballare con i frati e la tradizionale pesca di beneficenza pro convento.
Federico Frighi


26/03/2011 Libertà

Nessun commento: