domenica 28 dicembre 2008

In Sant'Antonino il Natale dei migranti

Piacenza - Erano in tanti gli immigrati a Piacenza da ogni parte del mondo che hanno celebrato il santo Natale nella basilica di Sant’Antonino. Era il primo Natale che uscivano da quella che può ben essere considerata come la loro parrocchia di origine: la chiesa di San Carlo, attigua al convento degli Scalabriniani, in via Torta. La messa solenne si è tenuta nel pomeriggio del 25 dicembre ed è stata officiata dallo scalabriniano padre Sergio Durigon e dal sacerdote spagnolo padre Tommaso. Sant’Antonino era gremita in particolare da sudamericani: Ecuador, Perù, Brasile. Diversi anche gli italiani. Tanti i giovani accorsi per vedere la rappresentazione del Natale realizzata dai loro coetanei e che ha preso il posto dell’omelia. Una madre spiegava alla figlia ciò che avveniva nel presepe tra i pastori, la sacra famiglia, i tre re magi. «Tutti i dialoghi si sono tenuti in lingua italiana - evidenzia padre Durigon - e i ragazzi hanno studiato per imparare le loro parti, alcune molto lunghe e complesse». «Abbiamo scelto Sant’Antonino - continua padre Durigon - perché San Carlo ormai è diventata piccola per queste realtà la cui partecipazione è in continuo aumento. La nostra idea è quella di andare pellegrini di parrocchia in parrocchia per far conoscere ai piacentini gli immigrati cattolici e per favorire il clima di integrazione».
fri

Il testo integrale e le foto su Libertà del 27 dicembre 2008

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