martedì 24 febbraio 2009

Al via il corso di restauro degli immobili ecclesiastici

Piacenza - Con il via al corso di restauro la diocesi di Piacenza-Bobbio ha dato ufficialmente il là al progetto di laboratorio per il recupero dei beni architettonici ecclesiastici. Nella sala degli Affreschi di Palazzo Vescovile, trasformata in aula didattica, ha preso avvio il primo atto concreto del percorso inaugurato lo scorso 6 febbraio con il convegno sul restauro sostenibile alla Volta del Vescovo. «In questo corso base di 85 ore (suddivise in moduli) si prenderà in esame una vasta carrellata di temi riguardanti i vari aspetti del restauro - osserva don Giuseppe Lusignani, direttore dell’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici della diocesi -, proprio per fornire un momento di approfondimento e di aggiornamento destinato ai professionisti del settore». «Con questo progetto di diocesi laboratorio - osserva don Lusignani - Piacenza si può candidare ad essere un polo importante nel settore del restauro dei beni ecclesiastici».
I vantaggi, per il sacerdote, saranno diversi: «Riuscire a perdere meno tempo possibile nella realizzazione dei progetti, avere tecnici preparati anche sugli aspetti più nuovi, creare una rete di scambi e di informazioni». «Far vedere che si è all’altezza dei beni che si vogliono recuperare - evidenzia - ha poi una ricaduta in termini di interesse e fiducia anche per chi un giorno potrà decidere di sostenere i progetti». Poi l’aspetto pastorale insito «nel proporre qualche cosa di importante nella formazione dell’uomo in un determinato territorio».
La peculiarità del corso rende l’iniziativa una delle poche a livello nazionale: «Si tratta di beni storici legati al patrimonio ecclesiastico i cui progetti devono fare in modo di preservare i valori che il bene stesso trasmette. Una chiesa ben restaurata valorizza l’intera comunità parrocchiale».
fri


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