giovedì 11 giugno 2009

Chiesa piacentina missionaria in Abruzzo

La chiesa piacentino-bobbiese nuovamente missionaria. Dopo le missioni in Brasile, dopo la missione popolare si apre, con l'invio del diacono Claudio Fervari, con il benestare del vescovo Gianni Ambrosio, lo scorso 25 maggio, una nuova terra di missione: l’Abruzzo del dopo terremoto. Fervari, 58 anni, di Caorso, sposato, con due figli, è un diacono della diocesi di Piacenza-Bobbio, dunque a tutti gli effetti fa parte del clero diocesano. «La nostra è un’animazione esclusivamente pastorale - spiega - e soprattutto con gli anziani, che sono gli unici rimasti non avendo grandi possibilità di muoversi. Il loro grande nemico è la noia delle tendopoli. Non sanno che cosa fare per passare il tempo. Si sentono persi. Si trovano in una situazione di precarietà estrema. E’ come se vivessero l’esperienza del campeggio, solo che non ci stanno 8 giorni ma 5-6 mesi». Lo sciame sismico in Abruzzo non è ancora finito: «L'altro giorno abbiamo avuto una scossa del terzo grado della Richter. Sembrava che un’auto in retromarcia avesse urtato la nostra roulotte. Invece era il terremoto».

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