lunedì 27 settembre 2010

La sfida del diritto naturale

Dio, la natura, il ditto. Mentre a Piacenza in quattro giorni il Festival del Diritto analizzava il problema delle diseguaglianze, sempre a Piacenza, dalla Sala degli Arazzi del Collegio Alberoni si levava la voce dei cattolici, la voce di papa Ratzinger, sulla necessità che la società odierna fondi la sua etica su qualche cosa di chiaro, certo, universale: il diritto naturale. Non invenzione cattolica, bensì tesoro nel cuore e nel cervello di ogni uomo. Libertà ha seguito anche questo evento. Qui sotto pubblico il mio contributo sul bilancio della giornata. Seguiranno gli articoli su Ettore Gotti Tedeschi e su monsignor Rino Fisichella.

L'idea di Livio Podrecca e dei suoi giuristi cattolici poteva sembrare ardita: sfidare i diritti della società contemporanea proponendo il messaggio alternativo di un diritto naturale custodito nel cuore e nel cervello di ogni uomo. In realtà ieri la Sala degli Arazzi del Collegio Alberoni non aveva nulla da invidiare ad una delle grandi platee del Festival piacentino in corso in questi giorni. Anzi. La giornata di studi "Dio, la natura, il diritto" - divisa in due sezioni moderate dal direttore di Libertà, Gaetano Rizzuto, e dall'avvocato Gianguido Guidotti - è riuscita ad attirare studiosi, magistrati, legali, giovani universitari, sacerdoti, semplici appassionati, forse in numero oltre le più rosee aspettative.
«Desideriamo che questa giornata sia uno stimolo per incentivare una riflessione sul fondamento etico del nostro vivere insieme - dice l'avvocato Podrecca, presidente provinciale dell'Unione Giuristi Cattolici -. E che questo possa dare frutti di fronte alla sfida del relativismo etico che sta assumendo toni drammatici e ci pone seri interrogativi su quale società daremo ai nostri figli».
«L'iniziativa è stata un successo, sia sotto il profilo del richiamo del pubblico, sia per i contenuti sul piano culturale - è convinto l'avvocato -. In questi giorni stiamo parlando di diritto con visioni diverse. Abbiamo voluto far presente una realtà, quella del diritto naturale, che deve governare, secondo noi, l'attività legislativa, l'applicazione delle leggi, guidare anche chi opera nel mondo del diritto per realizzare una vera giustizia». «Crediamo che il convegno sia un piccolo seme - auspica - perchè questa cultura possa rifiorire. E' urgente per questa società recuperare il fondamento perchè viviamo in un mondo senza certezze, valori e una direzione certa, che non può che portare all'implosione di questa nostra società». Il messaggio viene rilanciato nella sua relazione da monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della Nuova Evangelizzazione. «Qui a Piacenza, in questi giorni, c'è qualcuno che semplicisticamente liquida il diritto naturale come invenzione dei cattolici - osserva l'arcivescovo -. Forse per ignoranza o forse per non affrontare l'importanza e l'attualità di questo tema». Parla Francesco D'Agostino, presidente emerito del Comitato nazionale di bioetica e presidente nazionale dell'Unione Giuristi Cattolici. Parla il sociologo Sergio Belardinelli, docente di sociologia a Bologna.
Grande attesa per Ettore Gotti Tedeschi, presidente dello Ior. La banca vaticana in questi giorni è di nuovo nei fascicoli dei magistrati, per il reato riciclaggio, con il coinvolgimento in prima persona del suo presidente in quanto legale rappresentante. Gotti Tedeschi è alla sua prima uscita ufficiale dopo lo scandalo e, all'Alberoni, fa il pieno di solidarietà da parte dei cattolici piacentini. A cominciare dal vescovo Gianni Ambrosio fino all'avvocato Guidotti. «Questi attestati mi hanno fatto molto piacere - dirà l'economista al termine del convegno - anzi colgo l'occasione per ringraziare tutti. E' un'esperienza che avrei voluto evitare, ma mi è servita per confermare che se si viene responsabilizzati di una cosa importante, ci si deve sempre aspettare che ci sia qualcuno che possa non essere d'accordo con te». In platea, oltre al presidente della Provincia, Massimo Trespidi, e al parlamentare leghista, Massimo Polledri, anche il vescovo Gianni Ambrosio. «Il tema del diritto naturale è di grande attualità - osserva il presule - anche se spesso non gli viene riconosciuta a livello di dibattito pubblico. Invece io ritengo che sia strategico per il bene della vita personale, collettiva e il buon funzionamento della vita democratica. Benedetto XVI ha infatti chiesto, a Londra, di dare un fondamento alle decisioni economiche e politiche».
Federico Frighi


26/09/2010 Libertà

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