mercoledì 16 marzo 2011

Il Papa a Piacenza? Se Dio vorrà

Verrà il Papa a Piacenza? Sono passati 23 anni dall'ultima visita piacentina di un pontefice. E' un tempo sufficiente ad averne un'altra? Il sindaco Roberto Reggi, sabato a Roma con l'Anci, ci ha provato, nel brevissimo colloquio individuale. La risposta di Benedetto XVI non è stata troppo incoraggiante. Poichè Reggi è stato uno dei dieci-dodici sindaci ricevuti, è verosimile che ogni altro collega, nel suo brevissimo colloquio individuale, abbia fatto il medesimo invito. Ed è verosimile che il Papa abbia risposto, in tutte le occasioni, con la medesima formula: "Se Dio vorrà, molto volentieri". Sotto riportiamo la cronaca dell'incontro come apparsa su Libertà.

«Se Dio vorrà, molto volentieri». Papa Benedetto XVI affida alla volontà dei cieli la sua visita a Piacenza e risponde così al cortese invito del sindaco Roberto Reggi. Siamo nella Sala Clementina del Vaticano, dove, ieri mattina, papa Ratzinger ha ricevuto personalmente i primi cittadini rappresentanti dell'Anci, l'Associazione nazionale comuni d'Italia. Il colloquio tra Reggi e il capo della Chiesa cattolica è durato una manciata di secondi. «L'ho ringraziato per le sue parole che suonano come un sostegno grande per i sindaci e le loro fatiche in questo particolare momento storico» racconta Reggi che è anche riuscito, nel poco tempo a disposizione, a spiegare al Papa come Piacenza sia all'avanguardia nello sviluppo civico dei concetti di solidarietà e sussidiarietà. Temi sottolineati da Ratzinger nel suo intervento. Infine il saluto e l'invito: «Santità, Piacenza l'aspetta».
Prima di Reggi, sono sfilati davanti a Benedetto XVI il sindaco di Torino Sergio Chiamparino, di Firenze Matteo Renzi, di Padova Flavio Zanonato, di Reggio Calabria Giuseppe Raffa. Durante l'incontro di ieri mattina con il pontefice i sindaci hanno sottolineato che con la crisi economica sono in forte aumento le nuove povertà e i bisogni primari delle persone, bisogni che chiedono soluzioni. I sindaci e le amministrazioni locali si trovano a dovere fare a meno di risorse che sono indispensabili. «Nonostante tutto ciò renda particolarmente difficile la nostra opera quotidiana - ha detto Reggi - siamo consapevoli del nostro ruolo e dei nostri doveri. Abbiamo il compito di portare avanti quotidianamente il nostro lavoro e la nostra azione con sacrificio, dedizione e amore per il nostro Paese, operando con fiducia e speranza, con lo stesso spirito di Giorgio La Pira». Il pontefice ha esaltato il ruolo della solidarietà come principio per la convivenza tra diverse espressioni dell'umanità all'interno di uno stesso paese. Parlando dell'immigrazione, ha sottolineato l'importanza dell'elemento di solidarietà. «Oggi la cittadinanza si colloca nel contesto della globalizzazione, che si caratterizza anche per i grandi flussi migratori. Di fronte a questa realtà bisogna saper coniugare solidarietà e rispetto delle leggi - ha detto Benedetto XVI - affinché non venga stravolta la convivenza sociale». Il Santo Padre ha anche ricordato «che le realtà ecclesiali, quali parrocchie, oratori, case religiose, istituti cattolici di educazione e di assistenza si collocano tra "le formazioni intermedie presenti nel territorio che svolgono attività di rilevante utilità sociale, essendo fautrici di umanizzazione e di socializzazione, particolarmente dedite alle fasce emarginate e bisognose. Desidero ribadire che la Chiesa non domanda privilegi, ma di poter svolgere liberamente la sua missione, come richiede un effettivo rispetto della libertà religiosa, che consente in Italia la collaborazione fra la comunità civile e quella ecclesiale».
Federico Frighi


13/03/2011 Libertà

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