venerdì 15 aprile 2011

Enzo Bianchi: fiducia nei giovani

(fri) La situazione attuale è di nebbia fitta e lo stesso Enzo Bianchi non ne fa mistero. Tuttavia, in una cattedrale con tanti giovani come quella di ieri sera, il priore della comunità di Bose ha un pensiero anche per loro. «Siamo in una situazione di nebbia, di cielo chiuso, di buio, a livello sociale soprattutto» dice conversando con la stampa prima dell'inizio della celebrazione. «Io però ho grande fiducia nell'uomo perchè gli uomini hanno sempre saputo andare fino in fondo - è convinto -. Riescono a trovare le fondamenta ed hanno poi la capacità di ripartire con speranza. E' ciò che io spero soprattutto per le nuove generazioni. Credo che ce la faranno come ce l'abbiamo fatta noi 40 anni fa a sperare in un mondo davvero migliore».
Parola di Enzo Bianchi, non un sacerdote ma un monaco, ci tiene a precisare «come la maggior parte dei monaci, un laico che condivide con gli altri fratelli della Chiesa la fede in Gesù Cristo e l'appartenenza nella Chiesa. Niente di più». Nato a Castel Boglione (Asti) in Monferrato il 3 marzo 1943, dopo gli studi alla Facoltà di Economia e Commercio dell'Università di Torino, alla fine del 1965 si è recato a Bose, una frazione abbandonata del Comune di Magnano sulla Serra di Ivrea, con l'intenzione di dare inizio a una comunità monastica. Raggiunto nel 1968 dai primi fratelli e sorelle, ha scritto la regola della comunità. È a tutt'oggi priore della comunità la quale conta un'ottantina di membri.


08/04/2011 Libertà







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