domenica 29 aprile 2012

Preti e Facebook, cosa buona e giusta

«Se fosse qualche cosa di negativo non mi sarei iscritto, certo va usato in modo intelligente e così può essere un'opportunità». Anche la Chiesa piacentina sdogana Facebook che, da trappola virtuale, diventa uno strumento per mantenere le relazioni sociali e anche per evangelizzare. A pensarla così è il vicario generale della diocesi di Piacenza-Bobbio, monsignor Giuseppe Illica, uno dei 26 sacerdoti diocesani con un profilo su Facebook. Una percentuale bassa se confrontata con il 20 per cento della ricerca di Cattolica e Università di Perugia (di cui parliamo nell'articolo sotto). Il dato piacentino, tuttavia, tiene solo parzialmente conto dei religiosi e delle religiose che in diocesi hanno invece numeri di rilievo, soprattutto tra Scalabriniani, Vincenziani e Scalabriniane. «Mi dà la possibilità di mantenermi in contatto con gli amici brasiliani conosciuti durante i miei anni di missione - continua il vicario generale -. Poi penso che sia bello fare gli auguri di compleanno ad una persona oppure leggere tutte le settimane un pensiero sulle letture domenicali postato da un amico prete». L'evangelizzazione, insomma, passa anche per il web. Ne sanno qualche cosa don Stefano Segalini, vice parroco di San Giuseppe Operaio, e don Celso Dosi, segretario del vescovo, che spesso e volentieri postano su Facebook pillole delle Sacre Scritture o preghiere particolari. C'è chi su Facebook è punto di riferimento di talmente tanti amici da risultare parroco, oltre che di una chiesa di mattoni e gente in carne ed ossa, anche di una parrocchia virtuale. Si veda, ad esempio, il caso di don Federico Tagliaferri, parroco del Preziosissimo Sangue: sono oltre 1.500 le sue "pecorelle virtuali". O chi mantiene i rapporti con la gente della sua vecchia parrocchia, come don Piero Lezoli, oggi a Vigolzone dopo tanti anni trascorsi in Val Taro. Quasi tutti postano le foto dei campi estivi o dei grest. E c'è chi non nasconde i propri interessi, come don Franco Sagliani (69 anni) che dice di essere appassionato di rock'n'roll. Una dimostrazione che la rete non è solo cosa da giovani. Forse il più anziano utilizzatore del web, tra le tonache piacentine, è monsignor Giovanni Vincini (74 anni) parroco di Fiorenzuola, seguito a ruota da monsignor Gian Piero Franceschini (73), parroco di San Savino, che con il social network mantiene i rapporti con i missionari piacentini. Se si eccettua, naturalmente, il cardinale Ersilio Tonini che, a quasi 98 anni, nei giorni scorsi ha aperto un profilo personale (almeno pare sia lui). Su Facebook anche la pagina pubblica del vescovo Gianni Ambrosio così come quella del vescovo Luciano Monari. Tra i seminaristi del Collegio Alberoni, don Alessandro Mazzoni che a giugno diventerà prete diocesano. Capitolo religiosi e religiose. Hanno un profilo Facebook, tra gli altri, padre Secondo Ballati, rettore e guardiano di Santa Maria di Campagna, suor Lina Guzzo, provinciale delle Scalabriniane, suor Rosa Cassinari, missionaria in Albania con le Figlie del Sacro Cuore di Gesù.


Federico Frighi





10/04/2012 Libertà



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