domenica 16 settembre 2012

Nuovi parroci, consultati anche i laici

La diocesi di Piacenza-Bobbio si apre sempre di più ai laici. Per la prima volta infatti anche i membri del laicato cattolico sono stati chiamati a dire la loro non solo sulle problematiche pastorali, ma anche sulle caratteristiche che dovrà avere il nuovo parroco di quella tal parrocchia, fino a spingersi, volendo, a formulare proposte concrete.

E' avvenuto in questi ultimi giorni in cui sono stati convocati i consigli delle Unità pastorali numero 4 (comprende San Giuseppe Operaio, Nostra Signora di Lourdes, San Bonico e Santissima Trinità) e numero 1 (cattedrale, San Paolo, San Savino, Sant'Anna, Sant'Antonino) del vicariato della città. All'ordine del giorno, tra l'altro, la questione delle parrocchie della Santissima Trinità e della cattedrale.
La prima è attualmente retta da monsignor Riccardo Alessandrini, almeno sulla carta. Il sacerdote, vittima di un grave malore durante un pellegrinaggio in Armenia nei mesi scorsi, ad oggi non ha mostrato segni di miglioramento tali da consentirgli di riprendere il proprio ministero. Ecco perchè si pensa con urgenza ad una figura in grado di reggere la parrocchia più popolosa ed importante della diocesi di Piacenza-Bobbio, sede storica, tra l'altro, del cammino neocatecumenale. Nel corso dell'incontro, presieduto dal vicario generale monsignor Giuseppe Illica, clero e laici hanno evidenziato come la figura del pastore incaricato di guidare la parrocchia debba essere in grado di portare nuova linfa alla vita parrocchiale, rispettoso delle realtà che essa storicamente ospita. Una caratteristica che dovrebbe "vestire" qualsiasi nuovo parroco, ma che, in una comunità come quella della Santissima Trinità, si presenta quanto mai fondamentale. Nel corso dell'incontro si sono fatti anche i nomi di don Massimo Cassola, attualmente al Marcianum di Venezia (lo studio voluto dal cardinale Angelo Scola), e di don Angelo Cavanna, parroco della Sacra Famiglia. Due proposte motivate.
Tuttavia, a quanto si sente dire da più parti in diocesi, sembrerebbe monsignor Luigi Chiesa, parroco di Santa Teresa e vicario per la città, il candidato più papabile, per l'autorevolezza, la pacatezza e le note capacità di mediazione. Si vedrà.
Lunedì sera all'ordine del giorno il centro storico, nell'incontro presieduto dal vescovo Gianni Ambrosio. Anche qui clero e laici insieme. Nessun nome sul sacerdote che succederà a monsignor Anselmo Galvani (80 anni il prossimo 2 gennaio) quando quest'ultimo andrà in pensione. Tuttavia la rassicurazione che la cattedrale rimarrà parrocchia, con un parroco titolare e non solo un rettore. Allo studio, probabilmente in fase avanzata, una sorta di piccolo sinodo della città con il quale verranno rivisti i confini delle Unità pastorali, anche alla luce dell'inarrestabile calo delle vocazioni. Si pensa poi ad unificare alcuni servizi, come le Caritas e i corsi pre-matrimoniali.

Federico Frighi





12/09/2012 Libertà



2 commenti:

Anonimo ha detto...

abile nella mediazione? mmmm..

Unknown ha detto...

Così dicono