venerdì 13 giugno 2008

Cellulari e internet, per i preti dovere morale essere reperibili

Piacenza - Troppo antiquati o troppo riservati? Una cosa è certa: gli uffici di Curia fanno fatica a rintracciare certi sacerdoti. Così ieri il vicario monsignor Lino Ferrari, ha pregato i preti di rendersi più reperibili. «È un dovere morale - ha detto - per un sacerdote essere reperibile, facendo ricorso ai vari strumenti che mette oggi a disposizione la tecnologia». Insomma, se il telefono non funziona, c’è il cellulare o la mail per rispondere alla segreteria del vescovo. La diocesi ha dato poi disponibilità alla Prefettura ad accogliere rifugiati politici per 30/90 giorni; i parroci - tuttavia - per accogliere in parrocchia in modo permanente persone estranee, devono richiedere l’autorizzazione del vescovo. Al termine della messa nella cappella del seminario (concelebrata dal vescovo Luigi Ferrando) il vicario generale ha consegnato ad Ambrosio il dono della comunità: un pastorale, simbolo del suo ruolo Pastore.

da Libertà, 13 giugno 2008

Nessun commento: