giovedì 18 settembre 2008

2° ANNIVERSARIO/Suor Leonella ci insegna il perdono

Piacenza - (fri) «Perdono, perdono, perdono». Ormai in tanti conoscono le ultime parole di suor Leonella Sgorbati, pronunciate prima di morire in un agguato in Somalia due anni fa per mano ignota. Ieri sera, nella cripta della cattedrale, è iniziata con quelle parole la santa messa in ricordo della religiosa piacentina. Ad officiarla, il vicario generale monsignor Lino Ferrari. «Suor Leonella, con la sua vita e il suo sacrificio - ha osservato il vicario - ci ha insegnato molto: prima di tutto a fare le cose per amore. Non è l’opera in sé, pur grande che sia, ad aver valore davanti a Dio, ma l’amore che la permea». Poi il perdono: «Le suore della sua congregazione, in memoria di suor Leonella, hanno voluto fare il voto di perdono e non violenza. Un atteggiamento di cui c’è tanto bisogno nella nostra società a cominciare dalle famiglie». Ancora: «Suor Leonella ci ha insegnato a confrontarci con il martirio; il Signore ci chiede un sì totale anche con il dono della morte». Poi i grandi orizzonti: «Erano quelli che viveva suor Leonella in missione. Diversamente da quelli che viviamo noi, chiusi magari in nome della sicurezza personale». Infine il richiamo all’ecumenismo: «In Somalia viveva assieme ai musulmani. Musulmana era la sua guardia del corpo morta nell’agguato mentre con il suo corpo ha cercato fino all’ultimo di proteggerla. È importante che nelle nostre comunità ci si accorga del dono della fede che ci può essere negli altri».

Il testo integrale su Libertà di oggi, 18 settembre 2008

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