domenica 15 febbraio 2009

La diocesi garante per i prestiti alle famiglie in difficoltà

Piacenza - Un aiuto alle famiglie in difficoltà a causa della crisi economica come gesto segno della Chiesa piacentina in occasione dell’imminente Quaresima. Lo ha preannunciato il vescovo Gianni Ambrosio durante il colloquio con i giornalisti in occasione del primo anniversario del suo ingresso nella diocesi di Piacenza-Bobbio. Parte dalla “Gaudium et spes”, il vescovo, per evidenziare come la Chiesa, soprattutto in questo momento, debba impegnarsi con un segno concreto e tangibile: «Ne parleremo nel prossimo consiglio pastorale per venire incontro soprattutto alle famiglie che sono in difficoltà rispetto alle banche, ragioneremo in particolare su questo».

LA CRISI
Sarà l’economista Ettore Gotti Tedeschi (impegnato nel progetto culturale Cei) a tenere una relazione ai vari rappresentanti delle realtà cattoliche diocesane e a proporre spunti per ribattere alla crisi. Si parla di aiuti alle famiglie con la diocesi garante presso gli istituti di credito, per il pagamento, ad esempio, dei mutui. Ambrosio ci tiene tuttavia a sottolineare come la crisi economica e finanziaria nasca in realtà da un’altra crisi «culturale, etica e spirituale».«Penso sia importante - osserva il vescovo - anche a livello culturale, far valere i valori fondamentali. La grande ricchezza della modernità è stata la specializzazione che ci ha consentito l’approfondimento in vari settori della società. Ad un certo punto, però, abbiamo perso di vista l’insieme, è mancato il dialogo tra i vari aspetti della vita e nella società gli affari sono diventati affari; anche la stessa Chiesa, a volte, sembra essere troppo autonoma disinteressandosi della vita di tutti i giorni. È importante invece riprendere l’orizzonte complessivo e ricordare che l’uomo è sempre l’uomo nella sua interezza».

PIACENZA
«Una realtà ecclesiale e civica con notevoli potenzialità - è convinto Ambrosio -. Ci sono anche aspetti problematici, non solo dovuti alla crisi di tipo economico, ma anche ad una cultura un po’ troppo individualistica. Credo che ci sia anche un eccesso di polemica, i toni potrebbero forse essere più concilianti. La realtà odierna è estremamente complessa ed è importante avere uno sguardo a 360 gradi perchè altrimenti davvero si fa una politica dello struzzo e ci sofferma su un aspetto, dimenticando il resto». «D’altro canto - osserva - fa un po’ parte del nostro essere italiani voler in qualche modo dividerci per tribù di appartenenza». Dal punto di vista ecclesiale Ambrosio rivela di aver notato una vivacità della chiesa piacentino-bobbiense che si esprime in vari modi «con un’attenzione al concreto, all’uomo e alla famiglia». Ancora: «Penso però che occorrerebbe lavorare più insieme affinché tutte queste potenzialità possano dare frutti».

LA MISSIONE POPOLARE
A fine maggio parte la missione popolare. Il vescovo la spiega così: «Sarà un prendere coscienza che abbiamo bisogno di essere rievangelizzati: dobbiamo tradurre in modo concreto e quotidiano quella parola che per noi è luce e speranza. Una missione non solo per i cosiddetti altri, prima di tutto per noi stessi che portiamo un tesoro grande in un contenitore molto fragile. La gente ci ascolterà nella misura in cui il riferimento al Vangelo per noi sarà decisivo».
Federico Frighi

Il testo integrale su Libertà del 14 febbraio 2009

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