sabato 26 giugno 2010

Gli 80 anni di don Conte: ringrazio il Signore che mi sopporta sul suo altare

San Giuseppe Operaio ieri mattina era piena come mai. Duemila
persone, forse di più. Applausi, doni, preghiere per don Giancarlo Conte,
storico parroco fondatore, che festeggia due numeri importanti: 80, gli
anni di età; 55, quelli di sacerdozio. Ci sono il coetaneo monsignor Eliseo
Segalini, i curati don Stefano Segalini e don Jonas Mlewa, poi tanti bambini
del catechismo, una schiera di chierichetti, giovani dei gruppi parrocchiali,
adulti, anziani, le comunità neocatecumenali.
«Ringrazio il Signore che mi sopporta da 55 anni sul suo altare - dice don Giancarlo -, poi tutti quelli che mi hanno accompagnato dall'inizio della mia vita: papà e mamma,
i sette fratelli che ho in Paradiso e gli altri che sono qui. Gli educatori,
i parroci, tutti voi che mi siete stati e mi siete ancora di valido aiuto
nel mio ministero, i tanti che hanno collaborato e collaborano con la nostra
comunità per portare sempre più Gesù in mezzo a noi. Perché se siamo qui
è per fare festa un poco anche al vostro parroco, ma soprattutto a Gesù».
Si sofferma sul traguardo anagrafico: «Non illudiamoci, 80 anni sono tanti;
me ne restano ancora pochi e non si può vivere di ricordi; ma guardate
che non lo dico con tristezza». Poi alza il tono della voce e scandisce
un concetto che gli sta a cuore: «San Giuseppe Operaio avrà presto bisogno
di un parroco giovane che spero e prego voglia tanto lavorare con tutti
voi, perchè Gesù sia presente almeno in una minoranza forte, luminosa,
decisa, convinta in mezzo al nostro quartiere dove ci sono anche tanti
non credenti». Ancora: «Io resto finché il vescovo mi vorrà come vostro
parroco e sempre con quella particolare qualità che mi ha sempe fatto definire
"parroco felice di stare con voi", di camminare insieme con voi per incontrare,
insieme a voi, Gesù». All'offertorio arrivano i doni dei bambini: un vincastro
colorato, le letterine, un libro con i pensieri dei giovani e degli adulti,
un altro libro con i pensieri dei bambini. Anche il "don", di libri, ne
ha scritto uno che viene presentato a fine messa: "Profeti del XX secolo"
(Berti editrice). C'è il tempo per le sublimi note di un coro ucraino portato
in Italia da don Giorgio Bosini, poi la festa di popolo nel cortile della
parrocchia.

Federico Frighi


da Libertà, 7 giugno 2010

Nessun commento: