giovedì 9 ottobre 2008

Ambrosio agli studenti: impariamo anche a pregare

Piacenza - Oltre trecento studenti alla messa d’inizio anno scolastico celebrata ieri in Duomo. Non di mattina, durante l’orario delle lezioni, come avveniva parecchi anni fa. Ma di pomeriggio, alle 15, quando la mattinata in classe è terminata da poco e magari si avrebbe bisogno di un po’ di svago prima di affrontare lo studio quotidiano. Invece erano in tanti, soprattutto bambini delle elementari, intere classi con le loro maestre. Hanno accolto l’invito dell’Ufficio per la pastorale scolastica della diocesi di Piacenza-Bobbio - diretto dal diacono e professore di religione, Giovanni Marchioni - per la messa d’inizio anno scolastico con il vescovo Gianni Ambrosio.
Il presule, nell’omelia, si è soffermato sul significato della preghiera: «Gesù spesso di ritirava in preghiera e per i discepoli vederlo così era un’esperienza tutta particolare».
«Vorrei davvero invitarvi - ha detto rivolto ai ragazzi - a scoprire il desiderio vivo di pregare. Abbiamo il desiderio vivo di comunicare con i maestri, con i compagni, con le nostre famiglie. Ma la comunicazione è anche ascolto, ascolto del Signore e nello stesso tempo affidare a lui i nostri problemi. Io penso che il vero desiderio di pregare sia nel cuore di tutti gli uomini; sappiamo che per vivere bisogna respirare, la preghiera è il respiro della nostra vita, della nostra anima; nella preghiera ci presentiamo a Dio padre come figli esprimendo il desiderio di stare davanti a lui».
«Ma non basta desiderare una cosa - ha evidenziato il vescovo - bisogna fare in modo che il nostro desiderio si realizzi. Ed ecco che la domanda del discepolo diventa la nostra domanda: Signore, insegnaci a pregare». A concelebrare assieme al vescovo, don Gigi Bavagnoli, don Lorenzo Buttafava, don Luciano Ravetti e il diacono Pierluigi Marchionni.
fri

Il testo integrale su Libertà di oggi, 9 ottobre 2008

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