mercoledì 4 marzo 2009

Migrantes: niente ronde, la sicurezza si fa con l'integrazione

Piacenza - Formazione giuridica per chi opera tra i migranti, affinchè il cammino dell’integrazione possa avvenire sotto il segno della legalità. Niente a che vedere con le misure di sicurezza: non è con le ronde che si raggiunge la coesione sociale.
A pensarla così è il direttore nazionale di Migrantes, padre Gianromano Gnesotto, tornato ieri nella sua Piacenza per presentare, assieme a padre Franco Visconti (direttore della Migrantes diocesana nonché superiore degli Scalabriniani) il primo corso di formazione giuridica per volontari che operano nel campo dell’immigrazione.
«È necessario conoscere e rispettare le regole - osserva padre Gnesotto - per riuscire ad intervenire. Non è con le ronde che si può raggiungere una coesione sociale. È l’esatto contrario: attraverso le azioni di coesione sociale, come effetto, si avrà la sicurezza». «Assistiamo invece oggi ad uno strabismo - evidenzia lo scalabriniano - che rovescia il punto di vista. Vanno invece investite forze e risorse che rafforzino la coesione e l’integrazione. E qui il cammino è molto più impegnativo. Si tratta di mettere in campo dei contenuti che rendono la vita degna di essere vissuta. Non si risolvono le cose con una semplice passeggiata».
Formazione, dunque, prima di tutto.
Così Piacenza diventa capofila per tutta la regione Emilia Romagna e l’Italia in generale. «Piacenza è la città del beato Scalabrini, il padre dei migranti - osserva Gnesotto -, un punto di riferimento sia pastorale sia dal punto di vista normativo, in particolare nella tutela dei diritti e nella promozione dei doveri dei migranti. Questo è proprio il nostro obiettivo: far conoscere ai volontari e a coloro che si occupano dell’accoglienza il quadro normativo attuale». Il corso, con la direzione scientifica della professoressa Paola Scevi (Cattolica di Piacenza e università di Bergamo), è organizzato dalla Migrantes nazionale e associazione Migrant’s Law. Si rivolge ai volontari di Migrantes Nazionale dell’Emilia Romagna, ai volontari delle Caritas e delle altre associazioni del settore. Si partirà sabato 7 marzo alla presenza del vescovo Gianni Ambrosio.

fri

Il testo integrale su Libertà del 3 marzo 2009

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