lunedì 8 ottobre 2012

Ambrosio: siamo imitatori di San Francesco

«In tempi di crisi di valori, in tempi di una visione edonistica e consumistica della vita, in tempi di comportamenti disonesti che rovinano la società, di fronte alla figura di San Francesco, dobbiamo farci suoi seguaci e suoi imitatori. San Francesco ci indica il cammino verso i valori autentici». Lo ha detto il vescovo Gianni Ambrosio ieri pomeriggio nella celebrazione in onore di San Francesco, patrono d'Italia. La basilica ha ospitato la messa per la festività liturgica del Poverello di Assisi. Presenti le più alte autorità civili e militari di città e provincia, dal prefetto Antonino Puglisi al sindaco Paolo Dosi, al presidente dell'amministrazione provinciale Massimo Trespidi.


«Il Signore vi dia pace; è il saluto di San Francesco d'Assisi, protettore della nostra Italia» ha esordito il vescovo Ambrosio. Al suo fianco il parroco di San Francesco, don Giuseppe Frazzani, e il vicario episcopale per la città (neo parroco della Santissima Trinità) monsignor Luigi Chiesa. «Attorno a San Francesco si ritrovarono molti giovani - ha proseguito il presule -, come santa Chiara, oggi 800 anni dalla sua consacrazione a Dio. San Francesco non si è limitato solo ad invocare la pace ma è stato egli stesso portatore di pace, quella pace vera che viene da Dio ma che passa anche attraverso il nostro impegno». Ancora: «Ha scritto a tutti gli abitanti dell'umanità per invitarli alla pace. Ma soprattutto ha diffuso la pace vivendo il Vangelo. La fraternità francescana è stata e continua ad essere l'immagine bella, luminosa e splendente di una umanità rinnovata, riconciliata con se stessi, con gli altri, con il creato, con Dio». «Noi, celebrando San Francesco - ha evidenziato - vogliamo davvero invocare questa pace nella sua pienezza di significato, per noi, per il nostro Paese, per la nostra Italia. Il suo messaggio è sempre attuale, nuovo di quella novità insita nel Vangelo».

Ha citato il Papa sull'Anno della Fede. «Benedetto XVI ci dice di tenere lo sguardo fisso su Gesù Cristo... lo sguardo di San Francesco è proiettato al crocifisso di San Damiano. Con questa preghiera: "Altissimo glorioso Dio illumina le tenebre de lo core mio e damme fede retta, speranza certa e caritate perfetta"». «San Francesco - ha osservato il vescovo - è davvero il riformatore e il restauratore della Chiesa e della società alla luce della sapienza del Vangelo». Durante la celebrazione, come tradizione, il sindaco Dosi ha donato l'olio per la lampada votiva.

Federico Frighi





05/10/2012 Libertà

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