domenica 31 luglio 2011

Addio a Carlo Roda, difensore dei deboli

Non era cattolico, tanto che non ha voluto funerali ma una sepoltura con rito civile. Però ha fatto tanto bene nella sua vita, prima al fianco dei lavoratori, poi degli anziani. Ecco perchè l'articolo sulla morte di Carlo Roda entra di diritto in questo blog.

E' morto a 79 anni Carlo Roda, uno dei volti e delle anime del volontariato piacentino. Già sindacalista della Cgil al fianco degli autotrasportatori prima e dei braccianti poi, per qualche tempo nella Cia (Confederazione italiana agricoltori) al fianco dei piccoli imprenditori agricoli, infine la grande intuizione dell'Auser che fondò a Piacenza e che diresse per 18 anni; al fianco degli anziani.
Tra i primi ad apprendere la notizia della morte dello storico presidente dell'Auser è l'attuale numero uno provinciale, il suo successore dal 2008, Sergio Danese.
«Sono triste e sorpreso per una scomparsa improvvisa - dice Danese -, avevo visto Roda quindici giorni fa, prima di andare in ferie, e non lo avevo trovato male. Era reduce da una caduta per strada. Si era rotto una gamba ed aveva battuto il capo. Si stava riprendendo, invece... ».
«Sembrava una persona abbastanza ruvida nei rapporti personali - ricorda Danese -, ma aveva una grande sensibilità, ed era capace di capire i bisogni veri della gente sui quali si gettava con grande generosità». Piacentino del sasso, la carriera di Roda inizia negli anni Cinquanta, quando entra nella Cgil e diviene segretario del trasporto merci privato. «Fu protagonista - ricorda l'ex segretario generale Gianfranco Dragoni - di una lotta degli autisti senza precedenti con uno sciopero di 40 giorni». Durante la segreteria Bianconi diventa responsabile organizzativo, mentre nel 1968, con la segreteria di Adriano Trespidi, prende il suo posto alla Federbraccianti dove rimane fino al 1981. «Le lotte si facevano per il contratto nazionale ma anche per quelli provinciali e aziendali - ricorda Rinaldo Balduzzi, allora responsabile organizzativo di Federbraccianti -. Carlo era un maestro e nelle trattative sparava a zero disorientando la controparte, che però lo stimava». «Era una persona molto affabile - continua -, facevamo delle belle gite in Jugoslavia con i braccianti più fedeli». La sua attività sindacale è stata messa nero su bianco su un libro di cui Roda è stato coautore, dal titolo Terra Piacentina. Successivamente si impegna per qualche anno nella Cia, la Confederazione di sinistra dei coltivatori diretti, fino al 1989 quando è nel gruppo fondatore dell'Auser provinciale.
L'Auser (Associazione di Volontariato per l'Autogestione dei Servizi e la Solidarietà) è un'Associazione di volontariato promossa dal sindacato dei pensionati e dalla Cgil ed ora autonoma. A Piacenza conta oltre tremila soci in tutta la provincia e settecento volontari attivi. Il telefono amico Il Filo d'Argento (guidato dalla vice presidente Cesarina Armani), il bus per le terme, l'Università dell'Età Libera, i circoli ricreativi nei Comuni, il servizio socialmente utile sono tutte grandi intuizioni di Carlo Roda e del suo gruppo dirigente. La sua grande esperienza nel volontariato è stata messa al servizio di tutta la provincia con la nomina a vice presidente dello Svep. L'ultimo saluto a Roda si terrà oggi alle ore 16 nel cimitero di Sant'Antonio a Trebbia, dove arriverà dalla casa di cura Sant'Antonino.
Federico Frighi


26/07/2011 Libertà

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