giovedì 20 settembre 2007

Colonia-Scalabrini

Impartita la cresima a 56 ragazzi figli di italiani emigrati nella zona di Colonia
In Germania il vescovo anticipa i papa boys
e ripercorre i gesti del beato Scalabrini


da Libertà, 4 maggio 2005

Due giorni a Colonia sulle orme
del vescovo Scalabrini. Ha
definito così il vescovo Luciano
Monari la sua due giorni a
Colonia e dintorni. Un viaggio
lampo invitato dalle suore Scalabriniane
di Solingen, il secondo
in Germania del presule.
Il primo era stato a Linburg dove
il vescovo era andato a predicare
gli esercizi spirituali ai
preti che lavorano con gli emigrati
in Germania. Questa volta
ha raggiunto Solingen, vicino
a Colonia, invitato dalle suore
missionarie Scalabriniane.
L’occasione era il centenario
della morte di Giovanni Battista
Scalabrini. Come il Beato
che fu vescovo di Piacenza a cavallo
tra 800 e 900 ai suoi tempi
impartì la cresima in Brasile, il
successore di Scalabrini - monsignor
Monari, appunto - va,
non in Brasile ma in Germania,
a compiere il medesimo gesto
nei confronti di 56 giovani
del luogo. Il vescovo, nei dintorni
di Colonia, ha incontrato
anche le comunità italiane. «Ho
trovato realtà di connazionali
che lavorano e stanno sufficientemente
bene - racconta -;
hanno tra loro un legame vivo
anche se le condizioni non sono
ottimali. Sono inseriti ma i
bambini italiani fanno fatica
ad entrare del tutto all’interno
di un contesto sociale che è
molto più freddo del nostro».
Dopo un anno senza sacerdoti
le suore scalabriniane oggi
hanno un prete ruandese. «Si
sta tentando di accorpare le comunità
- spiega il vescovo - mettendone
insieme cinque con un
solo parroco». La Germania è
anche la nazione del nuovo papa
Benedetto XVI. «Li ho trovati
contenti di avere un papa tedesco
- continua Monari -. Con
un futuro di speranze. La chiesa
tedesca ha fatto fatica in questi
ultimi anni. Ha diminuito
molto le attività sia per motivi
vocazionali sia per i tagli economici.
L’atteggiamento prevalente
è quello della contrazione
dei servizi e delle attività». Il
papa tedesco? «Ho visto della
gente contenta - confessa il vescovo
-. Entusiasmo? No, non
direi. Del nuovo papa siamo più
entusiasti noi italiani». Colonia
è anche il centro della prossima
Giornata mondiale della Gioventù.
Monari ci ritornerà in
agosto con i giovani piacentini.
«In tutte le chiese si vedono i segni
di questo futuro avvenimento
- testimonia il vescovo -.
Con un papa tedesco ciò acquista
un valore ancora più grande,
con le comunità dei giovani
che escono allo scoperto». Che
cosa i ragazzi di Piacenza possono
imparare dalla Germania?
«La testimonianza di una
fede vissuta in un ambiente più
difficile del nostro (dal punto di
vista culturale), un confronto
con le comunità cristiane non
cattoliche (che non abbiamo poco),
un rapporto con una realtà
di forte immigrazione».
Federico Frighi

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