giovedì 20 settembre 2007

Gmg Colonia 2

L’ABBRACCIO DEL VESCOVO MONARI AI PAPABOYS DIOCESANI
"Siete un segno di speranza per Piacenza"

da Libertà, 20 agosto 2005


«Grazie per la vostra testimonianza. Siete
un segno di speranza per tutta la comunità
piacentina». Così, in estrema sintesi, il vescovo
Luciano Monari, ieri mattina ha salutato
gli oltre trecento giovani della diocesi
di Piacenza-Bobbio nel loro quartier generale
di Meckenheim, a un’ora di treno da Colonia.
Il presule, assieme al suo segretario don
Giuseppe Basini, ha raggiunto la cittadina
tedesca dopo la catechesi mattutina e ha concelebrato
la messa assieme, tra gli altri, ai
vescovi di Bari e di San Miniato. Presenti i
sacerdoti piacentini don Paolo Camminati
(responsabile della pastorale giovanile e guida
dei papa-boys nostrani) e don Mimmo Pascariello,
il prete-ciclista giunto da Colonia
con i suoi ragazzi “su due ruote”. Monari si
è rivolto ai piacentini dopo l’omelia. «I giovani
ritrovano qui a Colonia l’espressione
massima della chiesa universale» ha detto il
vescovo che ha invitato i ragazzi a stipulare
tre patti: uno con la vita («che è un dono»), uno
con Dio («che è la guida»), uno con gli amici
(«con i quali si condividono gioie e dolori
»).
C’era molta attesa - come si diceva nelle cronache
dei giorni scorsi - per l’arrivo a Colonia
di papa Benedetto XVI. Gli unici che sono
riusciti a vederlo da vicino sono stati i ragazzi
di don Mimmo. Appostati a Colonia,
l’hanno messo a fuoco prima di tutto sul Reno,
in battello (anche il vescovo Monari era
uno dei presuli ammessi al “seguito fluviale”).
Poi a distanza ravvicinata. «Eravamo a
non più di quattro metri da lui - racconta don
Mimmo -. È stato emozionante». I papa-boys
“su due ruote” non lo dimenticheranno mai
quel momento: «È passato sotto la nostra
bandiera con la scritta “Da Piacenza in bici
per adorarlo”, l’ha guardata, ha sorriso, poi
è andato avanti». Un attimo di quelli che si ricordano
per tutta la vita, anche se la foto è venuta
mossa o l’inquadratura sbilenca. Il papa
visto a Colonia è costato a don Mimmo e
ragazzi più di sei ore di attesa per passare le
misure di sicurezza. «C’erano chilometri di
persone - continua il sacerdote -, gli zainetti
venivano perquisiti uno ad uno». Nella prima
uscita ufficiale, papa Ratzinger non avrebbe
fatto rimpiangere Giovanni Paolo II.
«Ha dimostrato di essere in sintonia con i
giovani» è convinto don Mimmo. Peccato per
il discorso: l’ha pronunciato in tedesco e non
a tutti è arrivata la traduzione. E peccato anche
per quello che si sente a dire in giro, tra
i pellegrini di Colonia. Voci di corridoio parlano
della prossima Giornata della gioventù.
Dovrebbe tenersi a Sydney. Non più dopo un
intervallo di due anni - come istituito da papa
Wojtyla - bensì di ben cinque. A ufficializzarlo
sarà lo stesso papa Ratzinger domani
al termine della messa conclusiva della
Giornata mondiale della gioventù.
Nella spianata di Marienfeld, domani alle
dieci in punto, Benedetto XVI officerà la celebrazione
clou di Colonia 2005. Poi l’Angelus
e l’annuncio. A Marienfeld, oggi alle 11 in
punto, aprono i cancelli. Ci saranno don
Mimmo e suoi ciclisti ma anche don Paolo ed
il grosso dei papa-boys piacentini provenienti
da Meckenheim. Sulla spianata rimarranno
accampati per oltre 24 ore, nell’ultima
tappa di quello diventato una sorta
di tour de force - anche a causa della comprovata
disorganizzazione tedesca di questi
giorni - con sveglia alle 6,30 del mattino e riposo
a mezzanotte. Stamane l’entrata, nel pomeriggio
la preparazione con preghiere e
musica, questa sera la veglia con il papa.
Federico Frighi

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